Quali sono le tappe della prevenzione visiva? Passo dopo passo la prevenzione va coltivata e per questo è molto importante che si parta dalla nascita, quindi 1,2,3 ….. via!
I primi passi nelle tappe della prevenzione visiva
Nei primi mesi di vita é consigliabile sottoporre i propri figli a una primissima visita per controllare che non ci siano problemi, visibili spesso solo ad uno specialista! In torno ai 3 anni sarebbe buona norma rifare un salto dall’oculista per fare la cosiddetta verifica dell’ “occhio pigro” che in termini tecnici corrisponde all’ambliopia, un deficit dell’occhio che se non curato subito potrebbe portare alla perdita della vista.
A 5-6 anni iniziano le scuole elementari: zaino in spalle e… un paio di occhiali?
È questo il momento perfetto per un altro controllo per capire se c’è bisogno di correggere qualche difetto.
Dall’adolescenza alla maggiore età… tra no e ribellioni, ritagliati uno spazio per la tua vista
Nella fase dell’adolescenza per i teenager il fattore estetico acquista grande importanza e chi porta gli occhiali spesso non vuole più essere un “quattrocchi” (simpaticamente) e vuole passare alle lenti a contatto. Il passaggio non è solo una “fashion question” ma necessita un’oculista per valutare tutti i fattori del caso.
Inoltre, la vista è stressata quotidianamente da computer, libri e smartphone per cui prendersi cura dei nostri occhi deve diventare una priorità… impariamo a volerci bene!
Dai 40 in su qualche fastidio in più!
Con l’età che avanza per qualcuno diventa difficoltoso leggere il giornale e decifrare i caratteri minuscoli dello smartphone. Usare la lente? Direi di no, controlli periodici ti possono aiutare a tenere sott’occhio la tua vista e prendere in tempo condizioni come la presbiopia o prevenire l’insorgenza di patologie come la cataratta!
Albert Einstein diceva: “gli intellettuali risolvono i problemi, i geni li prevengono”
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