Misurare l’acuità visiva è uno degli obiettivi principali della visita oculistica. Si tratta di un test a dir poco fondamentale che, se eseguito correttamente, può portare ad un notevole miglioramento della qualità di vita. I disturbi visivi, siano essi miopia, ipermetropia o astigmatismo, possono infatti incidere notevolmente sulle azioni quotidiane.
All’interno di questo articolo ti spiegheremo l’importanza di una valutazione accurata dell’acuità visiva.
Perchè è importante misurare l’acuità visiva?
Il cervello e gli occhi comunicano tramite una spefica fibra nervosa, ossia il nervo ottico. Esso registra le informazioni captate dai coni e dai bastoncelli, i fotorecettori presenti all’interno della retina, e le trasmette fino al lobo occipitale del cervello, che è responsabile della funzione visiva primaria. Dal cervello, l’informazione visiva ritornerà agli occhi attraverso il nervo ottico, e ci consentirà di osservare l’immagine elaborata.
Quando ci sono problematiche oculari, tipicamente a livello del cristallino o della retina, l’immagine che il nervo ottico invierà al cervello presenterà dei problemi. Queste anomalie possono riguardare:
- la messa a fuoco
- la presenza di aloni
- lo sdoppiamento di alcune immagini
- e persino la comparsa di macchie scure che ci impediscono di vedere alcuni oggetti o parti di essi.
Per questo, valutare ed eventualmente correggere la propria acuità visiva, permette al cervello di registrare un immagine corretta, facendoci osservare il mondo che ci circonda con chiarezza e nitidezza.
Ma cosa succede se non si correggono i deficit visivi?
Le problematiche correlate a fattori oculistici sono svariate e possono presentare numerosi sintomi, anche invalidanti, come:
- frequenti mal di testa o frome di emicrania: presenti principalmente nella miopia o nell’ipermetropia, quando l’occhio si sforza per mettere a fuoco rispettivamente figure lontane o vicine.
- disorientamento: tipica dell’astigmatismo, in cui le figure e gli angoli degli oggetti possono apparire sfocate e confuse.
- ritardi nello sviluppo cognitivo: prevalentemente nei più piccoli. Un bambino che presenta problemi di acuità visiva avrà anche difficoltà a leggere, a scrivere e a seguire le lezioni. Se parliamo poi di bimbi molto piccoli, non ancora in età scolare, essi potrebbero anche mostrare serie difficoltà nel muoversi correttamente per la stanza, nel gattonare o camminare in maniera spedita, o addirittura nel parlare. Uno dei principali elementi che garantisce lo sviluppo della capacità cominucativa del bambino è infatti l’osservazione del labiale. Un bambino che presenta deficit nell’acuità visiva non riuscirà ad osservare in maniera nitida le labbra della propria mamma, e per questo potrebbe iniziare a parlare molto più tardi rispetto ai suoi coetanei e con molte più difficoltà.
In cosa consiste una visita per misurare l’acuità visiva?
La visita per l’acuità visiva può essere effettuata o presso un oculista oppure in un centro ottico che presenti opportuni strumenti per l’esame: esso consiste nel far leggere delle lettere su un tabellone e correggendo eventuali impossibilità alla lettura applicando sugli occhi delle lenti correttive. Nel caso di bambini molto piccoli che non sappiano ancora leggere correttamente le lettere, è possibile adattare la visita facendo visualizzare loro delle immagini da descrivere.
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