Occhiali Cat-Eye: il modello intramontabile amato dalle star

Gli occhiali cat-eye continuano ad essere un must have iconico senza tempo.

Non passano mai di moda e restareno uno dei modelli più amati e sfoggiati di sempre.

È il 1930 quando una lungimirante e stravagante artista, Altina Schinasi, si rese conto che tutti i modelli di occhiali proposti per le donne erano piatti, tediosi e privi di brio. La mossa successiva fu quella di elaborare una montatura che potesse star bene su un viso e che lo risaltasse: una maschera. Altina fece riferimento alle maschere carnevalesche veneziane ma la prima montatura non riscosse il successo sperato, fin quando una nota attrice non decise di indossarlo ovunque e dare così modo ai Cat Eye di scalare la vetta della popolarità. L’attrice in questione è Marilyn Monroe e all’epoca era in voga la versione da vista che, grazie al suo design felino dà il nome con cui lo conosciamo, divenendo un accessorio sfoggiato da star come Sophia Loren e Grace Kelly. Il genere da sole arriva però grazie ad un’altra affascinante attrice che ne consacra lo stile arrivato fino ai giorni nostri. Il film è “Colazione da Tiffany” e lei è proprio Audrey Hepburn. Il suo modello si differenzia dagli altri, il merito è da attribuire ad Oliver Goldsmith creatore del modello Manhattan, il quale spiana la strada ai futuri che, nonostante le rivisitazioni decidono di restare legati ad esso, in particolare nella taglia oversize. Dagli anni ’60 i Cat Eye sono i più celebrati, anche dai costumisti dei film che negli anni hanno reso onore alla femminilità della donna; dalle Pink Ladies di “Grease” a Julia Roberts in “Notting Hill”.